La fotografia è…

Per me la fotografia è conoscenza. Attraverso essa riesco a conoscere nuovi mondi, entro in rapporto con persone che normalmente non incontrerei e vivo situazioni che difficilmente avrei vissuto.

Per me la fotografia è emozione. La fotografia deve emozionare, deve far provare dei sentimenti a chi la guarda. Se non ci riesce, allora non è una buona fotografia.

Per me la fotografia non è tecnica. Per me la tecnica va in secondo piano rispetto al messaggio che si vuole comunicare.

Per me la fotografia non è estetica. Non esistono belle o brutte fotografie, ma fotografie che cominciano qualcosa o no.

Per me la fotografia è un linguaggio universale. Con esso possiamo descrivere noi stessi e il nostro mondo senza utilizzare neanche una parola.




Visioni Giovani e Nuove

Non mi vergogno ad ammettere che MoleArt è il mio giocattolino preferito. Perché attraverso le mie due rubriche fisse riesco a conoscere nuovi autori, crescendo e imparando tantissimo. Trascorro molte ore della mia giornata girovagando per Instagram o per Tiktok alla ricerca di fotografi che mi colpiscano con il loro talento. È eccitante e divertente curiosare tra i vari profili e capisco subito quando trovo quello giusto, è il momento della vittoria. Altre volte sono i fotografi stessi che mi contattano, e in questo caso è per me doppiamente esaltante, perché capisco che con le mie interviste sono riuscito a suscitare curiosità e voglia di mettersi in discussione da parte dei lettori.

Se volete partecipare alle mie rubriche, mandate una mail a marco.donatiello@moleart.it con una breve presentazione e un link dove vedere i vostri lavori.

Buona luce a tutti!




Critica vs. Polemica

Da sempre la fotografia, come tutte le altre forme d’arte, è soggetta a due forme di dialogo pubblico: la critica e la polemica. Con l’avvento dei canali social la platea si è ampiata notevolmente e sebbene entrambe queste pratiche coinvolgano l’analisi e la discussione, esistono differenze significative tra loro in termini di intento, metodo e impatto.

La critica fotografica è (o almeno dovrebbe essere) un’analisi approfondita e ponderata. Si concentra sull’interpretazione e sulla valutazione dell’opera in termini di tecnica, composizione, uso del colore e della luce, e il modo in cui questi elementi contribuiscono al significato generale dell’opera. La critica è guidata da un desiderio di comprendere e apprezzare l’arte, e di comunicare questa comprensione ad un pubblico più ampio. È un processo costruttivo che mira a migliorare sia l’arte che l’artista, fornendo feedback e suggerimenti per il miglioramento.

La polemica, d’altra parte, è spesso guidata da un desiderio di confronto e di provocazione. Mentre la critica cerca di costruire, la polemica può cercare di demolire. Le polemiche possono nascere da disaccordi su questioni di stile, contenuto, etica o politica nell’arte fotografica. Ad esempio, una polemica può scoppiare quando una fotografia è vista come offensiva o inappropriata, o quando le tecniche o le pratiche di un fotografo sono messe in discussione. Le polemiche possono essere utili per stimolare il dibattito e per sfidare le norme stabilite, ma possono anche creare divisioni e ostacolare il dialogo costruttivo.

In conclusione, sia la critica che la polemica giocano un ruolo importante nel mondo della fotografia. Entrambe possono stimolare il dibattito, sfidare le convenzioni e promuovere la crescita artistica. Tuttavia, è importante riconoscere le differenze tra queste due pratiche. Mentre nessuna menzione particolare deve essere prestata all’insulto (spesso personale) che è purtroppo sempre più dilagante nei social.




Nik Collection : una suite completa per ogni esigenza

La Nik Collection è una suite di software di trattamento delle fotografie composto da più software che possono funzionare come prodotti stand alone , oppure come plugin di Photoshop e Lightroom Classic. Nella versione attuale sono presenti i seguenti moduli :

Nik color efex – permette di applicare filtri digitali molto vari che danno la possibilità di rendere le vostre immagini personali ed immediatamente riconoscibili.

Nik dfine – modulo specificatamente progettato per la riduzione del rumore digitale di crominanza e luminanza.

Nik silver efex – permette di convertire le fotografie in bianconero, offrendo svariate possibilità di personalizzazione dei risultati finali.

Nik HDR efex – modulo che si occupa di gestire i blending hdr delle fotografie digitali.

Nik analog efex – modulo che permette di simulare vecchie pellicole a colori e in bianconero, nonchè lo stile di vecchie fotocamere vintage.

Nik perspective – modulo che permette di gestire le distorsioni geometriche e prospettiche delle vostre fotografie.

Nik Viveza – modulo che permette di manipolare i toni dell’immagine.

Nik Sharpner – modulo che permette di ottimizzare lo sharpen (nitidezza) esattamente dove occorre.

In conclusione Nik Collection è sicuramente una suite indispensabile per il fotoamatore moderno.




NFT: affare o bolla?

Vi ricordate il nostro articolo sugli NFT? no? male, recuperatelo subito scaricando il numero 2 del giugno 2021 della nostra rivista. Ai più pigri ricordiamo che gli NFT è l’acronimo per “Non Fungible Token” dei beni esclusivi di tipo visual firmati dall’autore. Sono una copia unica di una foto o di un video, firmata digitalmente dall’autore. Quindi, se state pensando di poter comprare i diritti dell’opera originale per poter ricavare qualche milione di euro di diritti d’autore, siete fuori strada!
Abbiamo analizzato il femomeno NFT per tutto il 2022 e quello che abbiamo scoperto è curioso.
Le ricerche di NFT attraverso il motore di ricerca Google nel periodo luglio-settembre sono dimituite, questo a dimostrare un calo di interesse per l’argomento.
Nello specifico nei settori di nostro interesse come l’Arte, il numero di collezionisti che hanno acquistato o venduto un’opera d’arte si è dimezzato e il volume di transazioni è diminuito del 38% (Dati quifinanza)
Siamo quindi già verso a fine degli NFT? Impossibile dirlo, visto che inflazione e recessione hanno pesantemente inciso anche in questo settore che però sembra ancora fiorente viste le vendite nel reparto gaming.




Ode al treppiede

In un mondo dominato da megapixel, fotocamere prodigi di tecnologia che assomigliano sempre di più a dei computer, molto spesso ci si dimentica di uno strumento che non dovrebbe mai mancare nel fotoamatore che si rispetti, ma che invece non viene preso nella giusta considerazione : Stiamo parlando del Treppiede !

Il treppiede è fondamentale per la buona riuscita di molti generi fotografici quali il paesaggio, la naturalistica, lo sport, la macro, lo still life, l’architettura.

Ovviamente è impensabile pretendere di acquistare il treppiede perfetto per ogni esigenza, per cui a seconda del genere fotografico dovremo orientarci verso una tipologia o un’altra.

Ecco un breve elenco di variabili da considerare :

Dimensioni

Peso

Numero sezioni bracci che permettono una maggiore o minore estensione

Materiale dei puntali per una aderenza ottimale in tutte le condizioni di terreno

Tipologia di testa che permetta di ruotare il corpo macchina più o meno rapidamente, o per usi particolari

Tipologia di piastra più o meno a sgancio rapido

Colonna centrale ribaltabile si/no utile per fotografie di macro outdoor

Bracci  divaricabili per abbassare il treppiede e aumentare la stabilità

Presenza di gancetti vari ai quali appendere zaini, contrappesi ecc.

Presenza di bolle che permettano di allineare il treppiede al terreno

Come vedete le possibilità sono molte, e tutte da prendere in considerazione per evitare un acquisto incauto.




Uno smartphone con ottica retrattile

Tecno Phantom X2 Pro – Smartphone con obiettivo retrattile

Probabilmente è una cosa che tutti noi fotoamatori sappiamo,
fatichiamo ad ammetterlo, ne abbiamo paura, e quindi snobbiamo. Il futuro della
fotografia è orientato verso gli Smartphone.

Il fatto che siano sempre con noi, che abbiamo ottiche
sempre più di qualità, che siano dotati di funzionalità computazionali , sono
tutte caratteristiche che fanno pensare che gli smartphone in un futuro più o
meno prossimo soppianteranno completamente le fotocamere.

Oggi parliamo di Tecno , un’azienda quasi sconosciuta qui in
Europa che ha commercializzato il Phantom X2 Pro che ha la particolarità di
avere un’ottica fissa da ritratto motorizzata. Questo permette di eseguire
ingrandimenti che non avvengono per interpolazione software ma via hardware
esattamente come se stessimo utilizzando uno zoom di una compatta.

Il modello in questione è venduto in Asia all’equivalente di
circa 900 euro, vedremo se sbarcherà anche in Italia

https://www.mobile-phantom.com/phantom-x2-pro

 




L’andamento delle vendite delle fotocamere

Dopo gli anni 2020 – 2021 dove l’impatto del covid aveva quasi costretto i produttori di fotocamere di fatto a interrompere la produzione per limitare le perdite, il 2022 ha registrato un andamento finalmente positivo, seppur influenzato dall’incremento del costo delle materie prime a causa delle guerre e tensioni politiche internazionali.

I dati per genere di fotocamere certificano la pressochè morte cerebrale delle fotocamere compatte, soppiantate quasi del tutto dagli smartphones

Da segnalare invece come le mirrorless stiano surclassando le reflex

In conclusione possiamo dire che il corredo base di un fotoamatore è composto da un buon smartphones e da una mirrorless. Vedremo cosa ci riserverà il futuro




E’ di Greta Thunberg il tweet dell’anno 2022

Il 2022 si conclude con uno dei tweet più letti di sempre.
Il ricercato Andrew Tate nel tentativo di burlarsi dell’attivista Greta Thunberg le scrive “Per favore, fornisci il tuo indirizzo e-mail in modo che io possa inviare un elenco completo della mia collezione di auto e le rispettive enormi emissioni”
Lei prontamente gli risponde “Sì, per favore illuminami. mandami un’e-mail a smalldickenergy@getalife.com.”
Che equivale a dirgli “fatti una vita, sfigato”
Lui non contento replica poche ore dopo con tweet ancora più aggressivo, pubblicando un video che che lo ritrae mentre riceve una pizza e di lì a breve viene arrestato dalla polizia 😀
Greta chiude quindi la vicenda su Twitter scrivendogli: «questo è quello che succede quando non ricicli il tuo cartone della pizza».




Lightroom vs Lightroom Classic

Oramai da qualche anno il famosissimo software di casa Adobe oramai strumento insostituibile per la gestione del proprio archivio fotografico è disponibile in due diverse versioni : Lightroom Classic e Lightroom.

Lightroom Classic è la versione “storica”del software , la cui prima versione risale al 2002. E’ una versione desktop , che deve quindi essere installato sul proprio PC, Mac o portatile. Tutto il lavoro che viene fatto sulle fotografie, che possono risiedere su hard disk interni o esterni, viene memorizzato nel file del catalogo che contiene tutte le informazioni su di esse.

Lightroom (o Lightroom CC nelle sue prime versioni) è pensato per l’utilizzo in mobilità, tutte le fotografie e le lavorazioni che vengono effettuate vengono salvate sul cloud Adobe.

Anche se con il passare del tempo le potenzialità della versione cloud si sono espanse  , la versione desktop mantiene maggiori potenzialità nelle operazioni di sviluppo più complesse e nell’interazione con Photoshop.

E’ possibile sottoscrivere piani con solo Lightroom, o con Lightroom Classic e Photoshop in aggiunta.

Ora non resta che individuare il piano ideale per te sul sito :https://www.adobe.com/it/creativecloud/photography/compare-plans.html